La
medicina osteopatica si è stata sviluppata a partire della seconda metà del 1800 con A.T. Still. L’Osteopatia è un sistema di
valutazione, diagnosi e trattamento di diverse patologie. Attraverso l’uso di
specifiche tecniche manuali si può intervenire su persone di tutte le età, dal neonato all’anziano, alla donna in gravidanza. Ogni variazione dalla salute ha una causa e la causa ha una collocazione. Il lavoro dell'osteopata consiste nel localizzare e rimuovere la causa, risolvendo la disfunzione per riportare la persona alla salute. Problemi strutturali e meccanici di tipo muscolo-scheletrico possono associarsi ad alterazioni funzionali degli organi, dei visceri e del sistema cranio sacrale, così come un problema funzionale organico-viscerale può portare all’insorgenza di dolori di tipo muscolo-scheletrico. Per questo l’osteopata, per poter intervenire sulle disfunzioni alla base di una patologia, deve essere in grado di fare la cosiddetta “integrazione dei sistemi” strutturale, viscerale e cranio-sacrale.
Riconosciuta a livello giuridico con la “legge 11 Gennaio 2018 N3”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale che stabilisce : “Art. 7 Individuazione e istituzione delle professioni sanitarie dell'osteopata e del chiropratico. 1. Nell'ambito delle professioni sanitarie sono individuate le professioni dell'osteopata e del chiropratico, per l'istituzione delle quali si applica la procedura di cui all'articolo 5, comma 2, della legge 1º febbraio 2006, n. 43, come sostituito dall'articolo 6 della presente legge….”